Il chiasmo
Come sempre, e questo ha una valenza sulla quale bisognerebbe parlare a
lungo, la terminologia è di diretta derivazione ellenica. Chiasmo vuol dire
incrocio, duplice accostamento di due termini in maniera tale che gli stessi
siano invertiti nella seconda frase rispetto all’ordine in cui appaiono nella
prima. Un esempio vale a spiegare in tutta semplicità. ‘La Ninfa si bagna nel
mare, il mare accarezza la Ninfa’. La costruzione, banale e priva di colore,
serve comunque ad intendere come vi sia una coppia di termini, Ninfa e mare, e
come i due termini siano disposti in sequenza inversa nelle due proposizioni,
cioè dapprima la sequenza ‘Ninfa-mare’ e poi l’altra ‘mare-Ninfa’. Molto più
riuscito, senza possibilità di paragoni, il chiasmo di Giacomo Leopardi, ‘io
solo combatterò, procomberò sol io’, che dà vigore, forza espressiva e spessore
ad uno dei suoi versi più famosi. Almeno, famoso per chi lo ha studiato. Gli
esempi, come per ogni figura retorica, si possono elencare all’infinito, fino a
comprendere un periodare utile solo a memorizzare il concetto: ‘Antonio ama
Cleopatra, Cleopatra ama Antonio’. E tanto basti. La prossima volta ci
intratterremo sull’antimetabole.
Giacinto Zappacosta
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