domenica 18 settembre 2016

NON SO CHE TITOLO METTERE


L’amore va coltivato con costanza e vissuto come un’avventura infinita. Il resto è cosa miserevole. Occorrono slancio, passione, pazienza, rispetto, consapevolezza etica, dignità, capacità affettiva e di ascolto reciproco. Ti accorgi di essere innamorato quando il rapporto non degrada in banalità, quando sfuggi allo squallore della quotidianità vissuta stancamente, quando gli occhi della tua donna ti rassicurano e ti raccontano cose sempre nuove, belle, vive e vivificanti. Allora la mano dell’amata si incontrerà con la tua spontaneamente, allora l’abbraccio che ti regalerà la tua donna ti scalderà il cuore, quel bacio tanto sperato ti avvolgerà in una passione che non saprai raccontare, ma che vorrai vivere mille e mille altre volte. Né ti verrà in uggia dire quelle dolci parole, ti amo, di più le ascolterai con lo stupore di un bambino. Amerai la tua donna come non hai mai amato nessuno. La incontrerai in nuovi canti e in nuove danze. 

da un'iscrizione osca del V secolo a.C. (la traduzione è mia) rinvenuta a Telesia

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