lunedì 12 settembre 2016

NON VENITEMI A DIRE CHE SIAMO UN POPOLO CIVILE (IL PROBLEMA DEL VOTO E' SOLO MARGINALE)



Giardinetti pubblici. Il cestino per la raccolta dei rifiuti è lì ad un passo. Ma i nuovi barbari si realizzano così, con quel gesto ineducato del lasciare l'immondizia per terra. Ognuno si realizza come nella sua indole. Facciamo schifo, non c'è che dire. Bisogna rifondare il sostrato antropologico, rieducarci. La politica viene dopo. Chi insozza vota, con quale cognizione di causa non si sa, ma vota. Vota pure chi fuma nel cimitero, tra le lapidi e i loculi. 
Siamo incivili, gravemente incivili.
I Tedeschi saranno antipatici, e lo sono, ma non arrivano a questo grado di maleducazione.
Io continuerò a scandalizzarmi per quello che vedo in giro, per i tanti porci che avvertono le strade non come lo spazio comune, il luogo dove ritrovarsi, dove riconoscersi in quanto appartenenti ad una comunità. 
Parole al vento. Gli addetti alla pulizia dovrebbero solo svuotare i cestini, semmai, di tanto in tanto sfalciare l'erba, nient'altro. E invece bisogna far fronte, giorno per giorno, all'immondezzaio generalizzato che assurge a sistema. Come la nostra maleducazione. 


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