venerdì 14 ottobre 2016

A PROPOSITO DI MENNA. CI SIAMO CALATI LE BRACHE


Premetto: quello nella foto non sono io, né l'ho scattata. Gli è che su internet capita di fare brutti incontri. D'altra parte, è il segno dei tempi, del rimbambimento civile nel quale siamo precipitati. 
In ordine cronologico e logico. Pubblico quello che penso sul sindaco Menna, soprattutto sulle ultime due uscite inerenti la mamma e lo zio. L'elzeviro ha un buon impatto in termini di lettori raggiunti. Ringrazio, ma non mi faccio illusioni perché rimango dell'idea che ai Vastesi (ripeto quello che ho già scritto) non freghi un cazzo di niente a proposito di questione morale, questione che, aggiungo ora, assurge a vera e propria emergenza istituzionale. Finito qui? Neanche per sogno. Arriva il commento di stampo semi-analfabetico, mal vergato e stancamente pubblicato, come di uno che, per atto di fede, puerilmente vuole anteporre due righe a sostegno di Menna, dicendo che si tratta di brava persona, punto e basta. Ecco: tu argomenti, pubblichi anche dei documenti (lo faccio da anni) ed arriva chi si cala le brache, mentalmente e non solo. E' il disarmo della coscienza. Il precipizio è a due passi. Oramai il potere fa quello che vuole. Il popolo non esiste più.

Giacinto Zappacosta 


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