Dice di non avere alcun conflitto di interessi, ma poi anticipa che, dato che la "famiglia è estesa" (sono parole sue), potrebbe di nuovo allontanarsi al momento del voto su determinati punti. Tecnicamente, questo si chiama arroganza o, se preferite, presa per il culo. La verità è che il conflitto di interessi nel quale è precipitato Menna è in re ipsa, è nel fatto stesso di un progetto nel quale compare la firma della madre e rispetto al quale il bravo ragazzo, nella duplice veste di primo cittadino e di assessore all'urbanistica, ha il suo peso specifico che non viene meno mediante anabasi al momento di alzare la mano. Vorrei vedere chi è quell'assessore che vota contro un progetto firmato da un congiunto di Menna. Figuriamoci.
g.z.
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