mercoledì 16 novembre 2016

Di Michele Marisi: “Esposto alla Corte dei Conti, Menna regala il patrimonio pubblico agli amici”


Enrico Rossi a Vasto, sala gratis per una iniziativa partitica con la maschera di un’associazione


VASTO. “Probabilmente la Corte dei Conti è l’unico Organo che potrà mettere fine al danno erariale che il Sindaco Francesco Menna continua a perpetrare concedendo sale pubbliche gratuitamente alle associazioni amiche, peggio ancora per iniziative politiche per le quali lo stesso regolamento comunale vieta addirittura la concessione del patrocinio e dunque dell’utilizzo dello stemma del Comune di Vasto”. Scrive alla Procura Regionale dell’Abruzzo della Corte dei Conti, Marco di Michele Marisi, Responsabile di ‘Giovani In Movimento’, il sodalizio dei giovani del centrodestra vastese, dopo l’ennesima “concessione gratuita di una sala pubblica, in questo caso della Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, per la presentazione del libro di Enrico Rossi, esponente Pd e Presidente della Regione Toscana, presentazione in realtà utile a lanciare la sfida al Premier Matteo Renzi per la leadership del partito di centrosinistra, come chiaramente si evince dagli interventi riportati dalla Stampa”.

Nel mirino dell’esponente di centrodestra, la delibera n° 442 del 9 novembre 2016, con la quale l’Amministrazione comunale ha concesso ‘l’uso gratuito della sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos’ per la presentazione del volume di Enrico Rossi “Rivoluzione Socialista” del 12 novembre scorso. “Più politico di questo titolo, non si poteva” ha affermato l’esponente di centrodestra, che ha sottolineato come “mai mi sono azzardato nemmeno di chiederlo il patrocinio, quando ho organizzato iniziative prettamente politiche. Ma è questione di rispetto delle Istituzioni ed anche di buongusto, che non pretendo abbiano tutti. Anche perché il patrocinio ed eventualmente l’uso gratuito di sale pubbliche, così come stabilito dal ‘Regolamento per la concessione del patrocinio e l’utilizzo dello stemma del Comune di Vasto’, avviene sulla base di valutazione condotta sulla ‘coerenza dell'attività o dell'iniziativa con le finalità istituzionali dell'Amministrazione’. Istituzionale, non politica!”.

“La richiesta per l’evento del 12 novembre - ha spiegato di Michele Marisi - avanzata dall’Associazione culturale Agorà, specchio del Partito Democratico, è stata accolta in ogni sua parte, con la concessione del patrocinio in violazione del ‘Regolamento per la concessione del patrocinio e l’utilizzo dello stemma del Comune di Vasto’, approvato con delibera di Consiglio comunale n° 81 del 16 luglio 2010, che all’art. 6 esclude la concessione del patrocinio ‘per iniziative di carattere politico  e che al capo a) del comma 1 dell’art. 4 ribadisce che il patrocinio non può essere accordato per convegni ‘a carattere politico’; e la richiesta dell’associazione è stata accolta, in forza del patrocinio, anche con la concessione gratuita della sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, che ha invece un costo determinato in € 250,00 dalla delibera di Giunta comunale n° 82 del 28 marzo 2012. Praticamente - ha proseguito il Responsabile di ‘Giovani In Movimento’ - una forzatura con conseguente danno alle casse dell’Ente Comune. A poco è servito il fatto che la richiesta sia stata fatta presentare da un’Associazione culturale, visto che ad introdurre il dibattito è stato Guerriero Giannantonio, Segretario del Pd di San Vito Chietino, e ad intervistare Enrico Rossi c’era Bianca Campli, moglie dell’ex Sindaco di Vasto del Pd, attuale Consigliere comunale dello stesso partito, Luciano Lapenna”.

L’ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI – “Per far ristabilire le regole, a questo punto, visto che il Sindaco Francesco Menna è duro a comprendere che non si possono concedere gratuitamente le sale pubbliche a seconda dell’idea politica del richiedente - è andato giù duro Marco di Michele Marisi - ho depositato un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Per quanto concerne invece la concessione del patrocinio segnatamente all’utilizzo dello stemma del Municipio di Vasto, è evidente che per far questo è stato violato un regolamento comunale, visto che non vi è nulla di culturale nella sfida tra Enrico Rossi e Matteo Renzi. Mi auguro che in questo caso chi è tenuto a far rispettare i regolamenti, si attivi”.

Giovani In Movimento - Vasto

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