giovedì 17 novembre 2016

IVO MENNA E LA CULTURA, UN OSSIMORO

"Ce ne volessero di iniziative culturali!!!! Ma la vostra cultura e' quella del mercato, e quindi, l'importante e' pagare... dio me ne scampi!!!! Se la correttezza e' quella che fa fallire iniziative culturali per 1000 euro, fanculo la vostra correttezza, quelli di fratelli d'italia e di chiunque la pensa cosi".

Come a dire: le regole esistono per eluderle. Anche in fatto di lingua italiana.
Il commento, avente ad oggetto la cultura, è stato vergato e consegnato alla storia proprio in questi termini. A piè di pagina del mio elzeviro, campeggia tuttora l'apoftegma zeppo di errori sintattici. Lasciando perdere, per carità di patria e per mia benevolenza, gli orrori in fatto di grammatica. Formidabile, in particolare quel "Ce ne volessero di iniziative culturali", cui segue, di minor pregio, ma pur sempre degno di nota, un finale impagabile: "chiunque la pensa così".
Non me la prendo col giovanotto, mandato avanti, che è nipote di Ivo e cugino di Francesco. Tutti e tre rispondono al cognome di Menna. Ci sarebbe solo da aggiungere, a proposito di Fratelli d'Italia, che se il riferimento è al mercato, il ragazzo non ha sbagliato di molto, trattandosi in realtà di "mercatino", vale a dire "il mercatino del libro usato" che, senza fini di lucro e basandosi esclusivamente sul volontariato, è finalizzato, all'inizio di ogni anno scolastico, a far risparmiare le famiglie.
Se Ivo Menna, dopo la figuraccia che ha fatto fare ad una intera amministrazione in ordine al teatro Rossetti, si chiudesse in un dignitoso silenzio, ne guadagnerebbe una città intera.
A proposito. Ivo, sai cos'è un ossimoro?

Giacinto Zappacosta 


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