Non me la sento. Ascoltare Mattarella che ripete cose senza senso, senza costrutto, è una sofferenza. Il regime, perché viviamo in un regime, questa sera, a reti unificate, ci spiegherà che tutto va bene e che viviamo nel migliore dei mondi possibili.
Mattarella e sodali non possono comprendere, anche se volessero, come stia vivendo il popolo italiano, vessato da Equitalia, annichilito dalla disoccupazione galoppante e dalla mancanza di prospettive. La voracità, insaziabile, della classe governativa e del sotto-bosco fa il resto. Tutto, ovviamente, a danno dei poveracci, che aumentano di numero.
Stasera niente televisione, allora, mi raccomando. Teniamo Mattarella fuori dal nostro focolare e godiamoci, nei limiti del possibile, l'inizio del nuovo anno. Certo, si tratta del 2017, con quelle due ultime cifre che, secondo tradizione, dovrebbero portare male. Ma non si può mai sapere: magari il 17, questa volta, ci riserverà belle sorprese. Buon anno a tutti. Con esclusione di qualcuno.
Giacinto Zappacosta
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