domenica 22 gennaio 2017

CI SIAMO AFFIDATI A QUESTO QUI


Mentre l'Italia piangeva i morti di Nassiriya, il presidente della  regione Emilia Romagna sghignazzava e rideva in chiesa. Immortalato in una sequela di foto, si rifiutò di chiedere scusa e, secondo prassi consolidata, gridò al complotto. Piccola annotazione personale: se, tanto tempo fa, il mio parroco avesse visto una scena del genere, sarebbero stati ceffoni in faccia, anche nel bel mezzo della celebrazione. Credetemi.
Vasco Errani, ora commissario per la ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia, è una nullità assoluta. Al punto tale che le popolazioni interessate, senza il supporto di partiti o di sindacati, si accolleranno le spese e i disagi per andare a protestare a Roma.
Tutti noi Italiani, di qualsiasi regione, avvertiamo il senso di abbandono nel quale vivono Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.
A questo si aggiunge la consapevolezza che Errani sia stato scelto da Renzi non in virtù di un curriculum, ma per logiche interne al Pd, dovendo il cantastorie di Firenze raccattare consensi per puntellare la sua traballante poltrona di segretario. Come a dire: prima gli interessi personali, di cordata e di partito, poi, se avanza qualcosa, pensiamo ai terremotati.

Giacinto Zappacosta

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