Un fascino che non tramonta mai
Per chi ama il teatro è un punto di
riferimento imprescindibile. Geniale, colto, Samuel Beckett, irlandese, viene
di solito ascritto al teatro dell’assurdo, quella particolare forma d’arte che
si allontana, avvertendole asfittiche, insufficienti ad esprime
quell’inscindibile sintesi di forma e sostanza che l’autore intuisce, dalle
tipologie, tanto per cominciare, di una ambientazione scontata. La
catalogazione, comunque, del tutto secondaria secondo la lezione di Benedetto
Croce, fa luogo alle sue opere, tutte godibili, ricche di umanità, popolate da
personaggi strani ma così straordinariamente legati alla vita. Il premio Nobel,
la cui valenza, oggi, per talune scelte non sempre condivisibili, sembra
scadere di anno in anno, gli fu assegnato con pieno merito. Sentii per la prima
volta quel nome, Beckett, quando la scuola invitò noi ragazzetti ginnasiali a
seguire alcune rappresentazioni teatrali. La mattina, per una settimana intera,
una volta tanto senza i vocabolari di greco e di latino, ci ritrovavamo in
palestra, dove alcuni bravi attori si esibivano e ci spiegavano cosa fosse il
teatro. All’epoca, ne è passato di tempo, l’autore irlandese, che campava
ancora,visto che per un bel pezzo siamo stati contemporanei, ci fu presentato attraverso
alcune scene, e non poteva essere diversamente, di “Aspettando Godot”, la sua
opera più nota presso il grande pubblico. Ne parlammo a lungo tra di noi, a
tratti disorientati, forse anche scandalizzati di fronte a quelle movenze e a
quei dialoghi così diversi dalle commedie di Plauto e dalle tragedie di
Eschilo. Con l’età, e approfondendo le letture e gli studi, siamo riusciti ad
amare e ad abbracciare con un unico sguardo quello che ci ha tramandato
l’antichità classica e quello che ci propongono gli autori a noi più vicini nel
tempo. Sarebbe bello portare di nuovo Samuel Beckett tra di noi, qui a Vasto,
applaudire i suoi personaggi così enigmatici, così assurdi. Eppure così simili
a noi, noi che viviamo questo tempo.
Giacinto Zappacosta
riproduzione vietata

Nessun commento:
Posta un commento