Taranto è bellissima. Ma ce la meritiamo?
L’automobilista tarantino medio
ha l’abitudine, ed è una pessima abitudine, di strombazzare a suo piacimento,
anche di notte.
Lo fa per svariati motivi: per nervosismo, per salutare, per
sollecitare, inutilmente, l’auto-colonna a muoversi.
La città, in effetti, è
molto rumorosa.
Non basta l’inquinamento che tutti conosciamo, dovendo noi
sommare a quello l’acustica.
E poi l'abitudine di parcheggiare in doppia e in terza
fila, per la disperazione di chi vede la propria auto, di ritorno dalle sue
faccende, circondata da una muraglia di lamiere.
E il malcapitato che fa?
Strombazza, ovvio.
Le corsie riservate agli autobus? Sono riservate, sì, ma
ai furbi.
Le strisce pedonali, infine, ma l’elenco sarebbe ancora lungo,
fungono da parcheggio. Sulle medesime, mi sembra una violenza senza pari, il
pedone non ha guarentigie.
Giacinto Zappacosta
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