Uno Stato, la Repubblica Italiana, che ha paura dei morti. Caro Presidente Mattarella, commuoversi dinanzi alle vittime di una sola etnia, depositare fiori alle Fosse Ardeatine, durante le ricorrenze comandate, e voltarsi dall'altra parte per situazioni analoghe, per certi versi peggiori, è poco cristiano. Cristo ci ha insegnato che esistono morti di serie A e morti di serie B? Questo ti hanno insegnato al catechismo? A me, per la verità, e ne sono orgoglioso, hanno insegnato altro. E mi hanno anche insegnato che non si deve piegare la testa dinanzi ai potentati o, per meglio intenderci, leccare il culo ai potenti. Questo Stato, del quale tu sei il capo, è nato e si fonda sul sangue, sui campi di concentramento, sugli stupri, sulle spoliazioni, sul genocidio del popolo meridionale. Un milione di morti su una popolazione di nove milioni non ti sembra una mostruosità? A me basterebbe che tu depositassi un fiore a Fenestrelle. Oppure devo pensare che il tuo animo non prova nulla trattandosi, in fin dei conti, di meridionali, straccioni, barbari e puzzolenti, così come li raffigura la vulgata risorgimentale? Nella speranza che i fatti, quelli veri, del cosiddetto risorgimento non siano più coperti dal segreto di Stato.
Giacinto Zappacosta
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