La minoranza in consiglio comunale respinge con forza le ricostruzioni fatte dalla sinistra del recente consiglio comunale in materia di immigrazione.
L'adesione al sistema protezione profughi (SPRAR) non solo non è la scelta migliore, ma è una decisione che avrà come unica conseguenza l'aumento consistente del numero dei migranti destinati al territorio di Vasto, posto che non esiste alcuna "clausola di salvaguardia" che garantisce che il Prefetto di Chieti non crei sul territorio ulteriori centri di accoglienza (Cas) che già oggi insistono numerosi nella nostra città.
Insomma, è una favoletta che per diminuire il numero dei migranti bisogna chiedere l'invio di una ulteriore quota di profughi. Una favoletta che Luciano Lapenna ha raccontato, nel silenzio complice della sua maggioranza, nell'aula del consiglio comunale, cercando di arrampicarsi sugli specchi e condendo la sua arrampicata con qualche insulto gratuito nei confronti dei rappresentanti del centrodestra.
La verità è un'altra, riassumibile in tre punti:
A) la scelta di adottare il sistema SPRAR non risolve il problema migranti, anzi ne aumenta il numero sul territorio cittadino come è chiaro a tutti, e infatti ad oggi il 90% dei Comuni italiani non ha aderito al progetto. Vasto rappresenta una triste eccezione.
B) la sciagurata scelta di aumentare il numero dei profughi sul territorio è stata detta da questioni ideologiche e di interesse. Dal presidente ANCI Lapenna, interessato ad alcuni vantaggi normativi, peraltro non garantiti ai comuni aderenti, e dalle cooperative che gestiscono gli immigrati sul territorio di Vasto.
C) la decisione di aderire al sistema SPRAR non è stata condivisa con nessuno. Non con la città, non con i comitati di quartiere, non con le forze politiche e nemmeno col consiglio comunale, il quale ha potuto discutere del provvedimento solo perché la questione è stata sollevata da noi rappresentanti dell'opposizione che abbiamo convocato il consiglio. Una triste realtà di fronte allo slogan "#vastoinsieme" che oramai, è chiaro a tutti, esiste solo nella propaganda di Menna.
La città di Vasto ha visto bene la distinzione tra chi ha difeso le ragioni del territorio, e chi ha invece preferito difendere gli interessi di bottega, di partito e di cooperativa.
Vasto è una città accogliente solo se l'accoglienza è coniugata alla sicurezza, concetto sconosciuto alla maggioranza che purtroppo ci governa da undici anni.
Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi ci riserviamo di adottare qualsiasi provvedimento capace di ripensare questa scelta che per Vasto si rivelerà, nel migliore dei casi, infelice, e nel caso peggiore, pericolosa.
I consiglieri comunali dei gruppi
Progetto per Vasto
Unione per Vasto
Fratelli d'Italia
Il nuovo faro
Vasto duemilasedici
Gruppo misto
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