martedì 21 febbraio 2017

DOVE SONO LE FEMMINISTE?



'L'utero è mio e lo gestisco io'. L'apoftegma, che imperversava negli anni Sessanta e Settanta, per quanto non condivisibile, a ripensarlo ora ci appare, quanto meno, un locus resistentiae nei confronti dei viaggi sessuali alla Elthon John. Ma dove sono ora le femministe? Lo scadere del senso etico rischia di farci apparire il Sessantotto come un movimento pro-life. Eppure, fu l'humus culturale, se si può definire così, nel quale si sviluppò il movimento di opinione che portò poi, tra le altre cose, all'approvazione della legge sull'aborto. Ma torno al punto. C'è ancora in giro una femminista, una sola? Se esiste, non ha nulla da dire sull'utero del terzo mondo al servizio delle fantasie esaltate di noi occidentali? 

Giacinto Zappacosta

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