Ha perorato la causa dello Sprar. Con un discorso (absit iniuria verbis) durante l'ultimo consiglio comunale ha detto che vuole i migranti sul territorio cittadino. Più che un consigliere, però, sembrava un portatore di interessi personali. Marco Marra è organico alla coop Matrix che, appunto, si occupa della lucrosa gestione del flusso migratorio.
Poteva tacere il giovane esponente della sinistra estrema: e invece si è accalorato nella pubblica concione. Almeno, benedetto uomo, salva le apparenze e taci.
Diciamo la verità. Se al suo posto ci fosse stato un esponente del centro-destra imparentato alla lontana con qualcuno cointeressato alla vicenda, si sarebbe gridato allo scandalo e sarebbero partite denunce e amenità del genere. Ma Marra è Marra. Chiarisca, almeno, quali sono i suoi rapporti con la cooperativa, rapporti che, comunque, sono certi e mai smentiti.
Giacinto Zappacosta
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