mercoledì 27 ottobre 2010

PAURA DI VIVERE, PAURA DI FAR VIVERE

Incapacità di essere genitori

Ero già bello che grande quando la tecnologia cominciò ad indagare, proiettando il tutto in uno schermo, sulla vita prenatale e sui suoi segreti. Fino ad allora, le nostre mamme ci prendevano a scatola chiusa, non sapendo se saremmo nati maschietti o femminucce, bruni o biondi, sani o meno. La vita veniva cercata e accettata per quello che è: un dono, una soddisfazione, la gioia di mettere su famiglia. Adesso è subentrata la paura, si è insinuato il timor panico di avere un figlio malato, prevale l’ansia di procreare quello che poi sarà un peso, una maledizione, un bimbo che ci farà sfigurare di fronte alla parentela e al vicinato. Che cosa è cambiato in noi? Dove stiamo sbagliando? Da un lato pretendiamo un figlio, a qualunque costo, anche ricorrendo alla “eterologa”, dall’altro ci assale l’angoscia genitoriale, ultima frontiera di una forma mentis alla deriva, dove, tutto sommato, prevale l’egoismo.

2 commenti:

  1. Che più sai più si ha paura, credo sia, faccia perte dell'uomo, dell'essere umano...
    Ma non credo che prima non ci si pensasse.
    Forse c'erano più credenze e più tabù, si pensava che la prole non sana era dovuta al peccato oppure a chissà cosa... 10 anni non sono poi tanti da fare una grande differenza, parlo degli anni che differenziano le nostre età... Io da bimba ricordo già c'erano le competizioni tra genitori nei confronti dei figli e delle loro attitudini, ci si nascondeva dietro giustificazioni assurde oppure si incolpava qualcuno, se le cose non andavanop bene o non come il vicino "invidiato"... ma le competizioni e la "vergogna" di avere un figlio diverso erano già!
    C'era solo più accettazione delle proprie croci.
    Spesso però i bimbi che non stavano bene, si tenevano rinchiusi in casa, C'era l'abbandono da parte del marito se la donna partoriva un figlio che non stava bene o addirittura se non era maschio... Le preoccupazioni in una donna sulla propria gravidanza, credo, ci siano sempre state, solo in maniera diversa!
    E poi, queste scoperte della VITA prima della nascita, hanno fatto anche cose buone, hanno fatto interventi a favore della vita, anche all'interno dell'utero, hanno operato un feto e poi aspettato la naturale maturazione per nascere... Hanno potuto preparare interventi al cuore per bimbi appena nati, in quanto già sapevano dove e come operare...
    Queste cose già si studiavano al tempo di Leonardo Da Vinci che pare sia stato tra i primi a disegnare (era l'unico mezo per dimostrare) un feto nell'utero di una donna...
    Questo attraverso autopsie o come si chiamavano all'epoca...

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  2. "C'era solo più accettazione delle proprie croci".
    Ottimo, Maria.

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