Utilizzata come palestra e deposito di armature
La 'Schola Armaturarum' di Pompei, crollata all'alba all'interno degli Scavi, era conosciuta dai turisti come la 'Casa dei Gladiatori' e richiamava l'attenzione dei visitatori anche per le pitture esposte esternamente dal momento che la visita all'interno era interdetta da un enorme cancello di legno verde. Era costruita lungo la via dell'Abbondanza, la strada principale della città sepolta percorsa ogni giorno da centinaia di turisti, ed era in direzione Porta Anfiteatro. Quasi duemila anni fa, prima che la tragica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. seppellisse Pompei, Ercolano, Stabia e Oplonti, la Schola era la palestra degli atleti dell'antica città romana. Probabilmente l'edificio fu costruito negli ultimi anni di vita di Pompei e forse fungeva anche da luogo di riunione di un'associazione militare oltre a deposito di armature. Quando la Domus venne scavata, nella grande sala, si rinvennero molte armature adagiate su scaffali di legno. Su una delle pareti, infatti, si scorgevano ancora gli incassi che contenevano delle scaffalature con le armature che furono ritrovate nel corso delle opere di scavo. Sulle ante d'ingresso erano dipinti trofei di armi e rami di palma ed effigie di successi bellici mentre all'interno si trovavano numerosi emblemi militari. La decorazione persa nel crollo, infatti, richiamava il carattere militare dell'edificio: trofei di armi, foglie di palma, vittorie alate, candelabri con aquila e globi. Prima di essere adibita a palestra, l'area era occupata da un'abitazione privata di cui si possono rintracciare ancora alcuni elementi nella parte nord. Nel corso della Seconda guerra mondiale, la Schola fu bombardata e fu danneggiato il tetto che fu, successivamente, rifatto tra gli anni '40 e gli anni '50. Negli ultimi anni non era rientrata nei piani di restauri degli Scavi che hanno impegnato 79 milioni di euro in due anni, di cui il 90% per la tutela e la messa in sicurezza della città antica.
da Virgilio notizie
La 'Schola Armaturarum' di Pompei, crollata all'alba all'interno degli Scavi, era conosciuta dai turisti come la 'Casa dei Gladiatori' e richiamava l'attenzione dei visitatori anche per le pitture esposte esternamente dal momento che la visita all'interno era interdetta da un enorme cancello di legno verde. Era costruita lungo la via dell'Abbondanza, la strada principale della città sepolta percorsa ogni giorno da centinaia di turisti, ed era in direzione Porta Anfiteatro. Quasi duemila anni fa, prima che la tragica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. seppellisse Pompei, Ercolano, Stabia e Oplonti, la Schola era la palestra degli atleti dell'antica città romana. Probabilmente l'edificio fu costruito negli ultimi anni di vita di Pompei e forse fungeva anche da luogo di riunione di un'associazione militare oltre a deposito di armature. Quando la Domus venne scavata, nella grande sala, si rinvennero molte armature adagiate su scaffali di legno. Su una delle pareti, infatti, si scorgevano ancora gli incassi che contenevano delle scaffalature con le armature che furono ritrovate nel corso delle opere di scavo. Sulle ante d'ingresso erano dipinti trofei di armi e rami di palma ed effigie di successi bellici mentre all'interno si trovavano numerosi emblemi militari. La decorazione persa nel crollo, infatti, richiamava il carattere militare dell'edificio: trofei di armi, foglie di palma, vittorie alate, candelabri con aquila e globi. Prima di essere adibita a palestra, l'area era occupata da un'abitazione privata di cui si possono rintracciare ancora alcuni elementi nella parte nord. Nel corso della Seconda guerra mondiale, la Schola fu bombardata e fu danneggiato il tetto che fu, successivamente, rifatto tra gli anni '40 e gli anni '50. Negli ultimi anni non era rientrata nei piani di restauri degli Scavi che hanno impegnato 79 milioni di euro in due anni, di cui il 90% per la tutela e la messa in sicurezza della città antica.
da Virgilio notizie
siamo un paese governato da corrotti, una marmaglia di ladri e puttane e mafiosi, questa e' l'Italia. Un paradiso abitato da diavoli
RispondiEliminaCaro amico, solo la cultura ci può salvare. Se crolla anche quella, siamo a cavallo! Grazie per avermi scritto.
RispondiEliminaVolevo augurarti una buona domenica, ma su questo post esce male k'augurio....
RispondiEliminaNon posso fare a meno di ricordare che l'unica volta che sono riuscita ad andare a Pompei, gli scavi erano chiusi, credo per estauro...
Questo è successo credo nel 1980.
Mi spiace un casino del crollo.
Cara Maria, non vedremo più la scuola dei gladiatori. Buona domenica lo stesso.
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