venerdì 25 maggio 2012

Azzerare i gettoni dei consiglieri comunali con destinazioni sociali e utilità pubblica




Leggiamo dalla stampa che il consigliere comunale D’Alessandro di  FLI ha presentato un ordine del giorno da discutere nel prossimo consiglio comunale affinchè per l’anno 2012 i suoi colleghi destinino i gettoni di circa 40 euro per ogni presenza in consiglio e nelle commissioni, alla Mensa Caritas di Vasto e nello stesso tempo auspica che Sindaco, Presidente del Consiglio, assessori, facciano altrettanto riducendo una parte dei loro emolumenti devolvendoli alla stessa Caritas. I consiglieri comunali e i nominati nelle commissioni potrebbero prendere esempio da quelli della Scuola Civica Musicale che nulla percepiscono. L’unico incarico, per ora, retribuito risulta quello del direttore Bellafronte. Senza approfondire i conti che presumibilmente si aggirano sui 50 mila euro annue, si potrebbe finalmente con coraggio dirottare per fini caritatevoli e solidaristici aiutando in questi gravi momenti la parte più sofferente della società.
Come non concordare con questa iniziativa politica del consigliere anche se in ritardo e  alla luce delle proposte lanciate dalla Nuova Terra, come tanti ricordano, prima che consiglio comunale decidesse l’aumento addizionale IRPEF da 0,5 a 0,8  (imposta sul reddito delle persone fisiche) il 19 dicembre 2011?. Le nostre proposte, un elenco che riproporremo domani sabato 26 maggio, non sono state prese in considerazione. Esse partivano  appunto dall’evidente  peggioramento delle condizioni di vita delle famiglie, da un sentimento di palese insicurezza per il futuro, per gli effetti prodotti da politiche fiscali e di tagli dovuti al nuovo governo Monti, con la conseguenza di riduzione di capacità di spesa. Dare l’esempio : intervenire sui costi eccessivi della politica e sulle altre riduzioni di spesa. La politica è servizio alla collettività e non deve esigere soldi pubblici dei cittadini, è impegno civile e volontario e non una corsa ad integrare i redditi già cospicui di consiglieri e assessori (prevalentemente costituiti da ceti privilegiati di medici, avvocati, impiegati, pensionati). Rompere e invertire quindi una consuetudine storica che ha divorato risorse pubbliche e ha permesso degenerazione e voto di scambio, con una serie di proposte che avrebbero portato sollievo alle casse del comune e dato un segnale importante della politica sempre più in discredito presso la opinione pubblica. Il carattere inedito della crisi che tutto il Paese sta vivendo esige comportamenti nuovi della politica e dei politici, adeguandola alla crisi devastante economica che esige austerità, una nuova questione morale, solidarietà in nome di quei principi della Costituzione del 1948. Un rinnovato spirito solidaristico richiediamo a chi siede tra i banchi del comune di Vasto in nome di un interesse pubblico smarrito da oltre un quarto di secolo.

Vasto 25 maggio 2012  Ivo Menna Ambientalista storico




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