Leggiamo dalla stampa
che il consigliere comunale D’Alessandro di
FLI ha presentato un ordine del giorno da discutere nel prossimo
consiglio comunale affinchè per l’anno 2012 i suoi colleghi destinino i gettoni
di circa 40 euro per ogni presenza in consiglio e nelle commissioni, alla Mensa
Caritas di Vasto e nello stesso tempo auspica che Sindaco, Presidente del
Consiglio, assessori, facciano altrettanto riducendo una parte dei loro
emolumenti devolvendoli alla stessa Caritas. I consiglieri comunali e i nominati
nelle commissioni potrebbero prendere esempio da quelli della Scuola Civica
Musicale che nulla percepiscono. L’unico incarico, per ora, retribuito risulta
quello del direttore Bellafronte. Senza approfondire i conti che
presumibilmente si aggirano sui 50 mila euro annue, si potrebbe finalmente con
coraggio dirottare per fini caritatevoli e solidaristici aiutando in questi
gravi momenti la parte più sofferente della società.
Come non concordare con questa iniziativa politica
del consigliere anche se in ritardo e
alla luce delle proposte lanciate dalla Nuova Terra, come tanti
ricordano, prima che consiglio comunale decidesse l’aumento addizionale
IRPEF da 0,5 a 0,8 (imposta sul reddito
delle persone fisiche) il 19 dicembre 2011?. Le nostre proposte, un elenco che riproporremo domani sabato 26 maggio,
non sono state prese in considerazione. Esse partivano appunto dall’evidente peggioramento delle condizioni di vita delle
famiglie, da un sentimento di palese insicurezza per il futuro, per gli effetti
prodotti da politiche fiscali e di tagli dovuti al nuovo governo Monti, con la
conseguenza di riduzione di capacità di spesa. Dare l’esempio : intervenire sui costi eccessivi della
politica e sulle altre riduzioni di
spesa. La politica è servizio alla collettività e non deve esigere soldi
pubblici dei cittadini, è impegno civile e volontario e non una corsa ad
integrare i redditi già cospicui di consiglieri e assessori (prevalentemente
costituiti da ceti privilegiati di medici,
avvocati, impiegati, pensionati).
Rompere e invertire quindi una consuetudine storica che ha divorato risorse
pubbliche e ha permesso degenerazione e voto di scambio, con una serie di
proposte che avrebbero portato sollievo alle casse del comune e dato un segnale
importante della politica sempre più in discredito presso la opinione pubblica.
Il carattere inedito della crisi che tutto il Paese sta vivendo esige
comportamenti nuovi della politica e dei politici, adeguandola alla crisi
devastante economica che esige austerità, una nuova questione morale,
solidarietà in nome di quei principi della Costituzione del 1948. Un rinnovato
spirito solidaristico richiediamo a chi siede tra i banchi del comune di Vasto
in nome di un interesse pubblico smarrito da oltre un quarto di secolo.
Vasto 25 maggio 2012 Ivo Menna Ambientalista storico
DEMAGOGIA UN TANTO AL CHILO!
RispondiElimina