“Dopo Natale il nuovo Istituto d'arte”- così dichiarava Etelwardo Sigismondi del (Pdl) nel mese di dicembre - facendo
chiaramente intendere che entro un paio di mesi si poteva prevedere anche quali
uffici provinciali avrebbero potuto essere insediati - dopo le proposte che il
sottoscritto aveva fatto circa il nuovo utilizzo della vecchia scuola d’arte di
Via Roma. E, continua il consigliere provinciale e comunale di Vasto - “ il nuovo Istituto rappresenta certamente una
priorità per la Provincia di Chieti che,
attraverso acrobazie, fra le pieghe di un bilancio drammaticamente in dissesto, ha saputo reperire le risorse
necessarie per il completamento di un’opera già in precedenza finanziata”. Siamo
ormai alla fine di maggio e forse si supererà l’estate, e ancora siamo in
attesa di conoscere il destino futuro della struttura pubblica. Non possiamo
altresì tralasciare la sua dichiarazione in linea con tutte le dichiarazioni
dei suoi colleghi del centro destra secondo cui la Provincia si troverebbe
sempre in uno stato di perenne dissesto finanziario dall’inizio della
consigliatura. Rispondiamo che forse era meglio chiudere alcuni enti
strumentali nati ad usum dei politici non eletti a cui bisognava
riconoscere fedeltà politica, partendo
da una società per azioni denominata O.P.S. (Organizzazione Progetti e Servizi)
costituita Presidente, vice Presidente, Amministratore delegato. Solo la terna
potrebbe costare ai cittadini sui 70
mila euro all’anno. Un risparmio notevole che poteva essere impiegato
per fini sociali. Detto questo, ci interessa di conoscere se il ritardo è
dovuto alla Provincia o al Comune di Vasto considerato che lo stesso amico
Sigismondi ci dice che l’immobile tornerà nella piena e totale disponibilità
del Comune di Vasto appena possibile.
Comunque una delle proposte che abbiamo avanzato come La Nuova Terra era di
allocare nella sede dell’ex Istituto d’Arte
gli uffici provinciali per l’avviamento al lavoro e gli uffici della
Provincia: URP (uffici relazioni con il pubblico), UMA (ufficio motori agricoli), uffici caccia
e pesca, che da molti anni si trovano in Piazza Pudente in Palazzo D’Avalos.
Con quali risultati?
1)
si rivitalizza un quartiere quello storico di Porta Nuova
2)
si rende visibile l’area archeologica a turisti e
cittadini
3)
si risparmiano gli affitti degli uffici di collocamento al lavoro
4) si liberano finalmente i locali di
Palazzo D’Avalos privi di servizi igienico sanitari, costringendo i dipendenti
provinciali a lunghe pause per
soddisfare bisogni fisici.
Vasto 18 maggio 2012 Ivo Menna
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