lunedì 14 maggio 2012

VASTO. ABBANDONO E DEGRADO


Esiste una parte di patrimonio pubblico immobiliare in questa città di valore inestimabile ma che sembra non interessare a nessuno. Eppure da anni tutti i governi, anche quelli locali, per fare cassa alienavano questa ricchezza immobiliare alla speculazione privata. Per stimolare una discussione e affrontare la questione, in gennaio 2012 ho denunciato le condizioni di abbandono, di degrado e di insicurezza di un  edificio pubblico di proprietà delle Poste italiane situato nel cuore del centro storico, in via XXIV maggio. Sede fino a qualche anno fa del  Consultorio A.S.L.  nonché degli uffici comunali del Commercio e Turismo, con il suo carico di insicurezza, stante il degrado degli infissi in legno che minacciano a ogni alterazione climatica di cattivo tempo di rovinare addosso a qualche malcapitato; e cosa grave ancora, per la presenza di manufatti di cemento amianto vietati dalla legge 257/92 che non vengono rimossi minacciando per il loro degrado e polverizzazione di essere inalati potendo provocare danni seri ai cittadini malcapitati. Accertare immediatamente la proprietà dello stabile sembrerebbe cosa ovvia, ma a quanto pare nessuna preoccupazione stimola l’interesse per questo bene immobiliare pubblico, vuoi per il risanamento, vuoi per la sua destinazione di uso. Da anni si ripete il ritornello che l’abitazione è un bisogno primario poco soddisfatto, e che una politica della casa lontana dagli appetiti degli speculatori debba essere un obiettivo della pubblica amministrazione e che i piani regolatori debbono invertire la logica prevalsa fin qui del consumo di suolo e della espansione, ma andare al recupero dell’esistente per incrementare flussi di nuovi lavori nel settore edile. Non potrebbe il Comune di Vasto interpellare le Poste e trattare per ricercare soluzioni affinche’ l’immobile sia nella disponibilità del governo cittadino e destinarlo anche a nuove residenze con accordi con ipotetici beneficiari inquilini? Non potrebbe essere un esempio di nuova residenza umana far seguire ad esso processi nuovi di residenze nel centro storico ricco di immobili privati vuoti? L’ufficio urbanistico di Vasto che possiede professionalità e esperienze non potrebbe occuparsi di questa denuncia nostra per avviare una nuova strada in campo urbanistico? Recupero, manutenzione, riconversione energetica sono i nuovi paradigmi di una politica della casa svincolata dalla speculazione edilizia e dal saccheggio che in questi anni la città ha dovuto subire per le scelte dissennate di ceti dirigenti allegri e clientelari.  

Ivo Menna
Ambientalista storico

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