Incontro
l’amico Massimo Desiati, transitato a Forza Sud,- una formazione politica
partitica,-
dopo l’esperienza della sua
originale lista civica Progetto per Vasto, nel corridoio del comune che
salutandomi sussurra : “mi hai attaccato sul giornale”. Si riferiva alla mia
analisi sul declino e fallimento delle liste civiche vastesi, che hanno
raccolto in questi anni, da quando la politica tradizionale è in crisi, in ogni
singola consultazione amministrativa, oltre il 20%dei consensi (5000 e passa voti) di cittadini insoddisfatti i quali hanno
espresso e allora e che esprimono oggi sfiducia verso i politici e i partiti da essi
rappresentati. Ricordiamo la lista civica Rinnovare di Peppino Tagliente,
quella di Forte per Vasto, quella di Alleanza per Vasto di Nicola del Prete e
Davide D’Alessandro transitati a Futuro e Liberta’ di Fini presidente della
Camera, di Progetto per Vasto di Massimo Desiati, e infine la mia lista La Nuova Terra dal
connotato politico ambientalista che rimane lista civica. Tutti questi
personaggi politici cittadini sono finiti nei partiti. Per quali motivi
reconditi o manifesti ? Forse perche’ convinti da altre idealita’?; o forse per
scontri dialettici e opinioni diverse dentro le formazioni civiche? O che altro
c’è’ ? Non ce lo hanno mai spiegato e spiegato ai loro elettori. Sovrasta
l’inganno. Hanno mentito agli elettori nonostante i loro enciclopedici
programmi vuoti di contenuti, e scritti per l’occasione elettorale. Hanno
deciso così di ingrossare le fila di quel ceto politico (legati da interessi
comuni) che da oltre 30 anni ha spadroneggiato sulla scena politica italiana e
che è responsabile della grave crisi economica, sociale, ambientale e culturale
in cui hanno gettato questa povera nazione italiana. Che altro è Mario Monti, -
questo rappresentante della finanza internazionale del pensiero neo liberista,
prestigiosa figura in campo mondiale per autorevolezza e capacita’, che viene
nominato senatore e Presidente del consiglio dei Ministri dal Presidente Napolitano,
senza essere votato - se non un supplente chiamato per fronteggiare la grave crisi
finanziaria dello Stato imputabile solo ai
ceti politici e dirigenti italiani in questi anni? Di un ceto che vive solo di
politica traendo da essa stipendi, redditi, potere, visibilta’ massmediatica e
che svolge una funzione di intermediario (sensale) tra forti gruppi economici e
la grande massa dei cittadini. Un ceto che lotta per auto conservarsi, e che
aspira a ruoli provinciali, regionali, parlamentari. Viene cancellato così lo
storico ruolo dei partiti e lo stesso concetto di destra e sinistra: una
marmellata che diventa una gelatina. Scomparsi partiti di massa e
organizzazioni sindacali che hanno reso possibile politiche che hanno
determinato il benessere sociale ed economico e favorito il traguardo della sfera
dei diritti che ora vengono abbattuti dai governi neo liberisti in nome del
mercato che ha sostituito lo Stato e le sue regole di convivenza. E di qui la
subalternita’ della politica e dei politici alle forze del mercato che di fatto
è l’espressione concreta di un potere invisibile : la Finanza internazionale.
Insomma questi partiti politici sono i responsabili della più grande catastrofe
sociale ed economica di questi ultimi trenta anni e restano al loro posto di
comando. E quando parlo di privilegi parlo anche della storia eclatante della
proposta di devolvere nel 2012 i gettoni
di presenza dei consiglieri comunali vastesi e assessori alle varie
organizzazioni pubbliche, laiche e religiose. Una proposta che finisce nelle
nebbie di una giornata della solidarieta’. Insomma un risultato per dire no
alla devoluzione del gettone. Tutti concordi all’unisono nel dire no! E dire
che la composizione sociale del consiglio comunale è costituito da avvocati, medici,
ingegneri, impiegati! Un vero scandalo, quando si va facendo strada un fenomeno
crescente di impoverimento di larghe fasce di popolazione residente, molti di
questi gettati alle porte di una poverta’ che dovrebbe indurre a riflettere
sulla natura della crisi e i suoi devastanti effetti. E quello che sconcerta è
il mutismo, l’acquiescenza e la subalternità dei cosiddetti partiti di sinistra
: SEL, Rifondazione comunista e Italia dei valori. Essi ignorano le nuove arre
di povertà, le nuove miserie e la
Miseria delle nuove generazioni marginalizzate, senza
occupazione e senza futuro. Una precarietà che regola i rapporti di lavoro
abbattendo diritti e condizioni umane : una nuova schiavitù. Per nulla sfiorati
dai drammi sociali, sono saldi nei loro
privilegi discorsi da bottega. Hanno dimenticato anche quell’invocato e
promesso convegno sul lavoro con un viceministro, Martone per individuare
possibili soluzioni alle crisi industriali del vastese. E’ facile spiegare il
consenso alla lista Grillo nel 2011: inevitabile, come inevitabile il successo del rottamatore di
oligarchie PD, sindaco di Firenze,
Renzi, che a Vasto ha trovato nel consigliere comunale Domenico Molino, una sponda per allargare l’area della
rottamazione. Questi due esempi nella società vastese ci dicono quanta distanza
separa la politica dalla società. Molino nel PD stà esercitando il ruolo di
destabilizzazione che Renzi si è incaricato di fare a livello nazionale?
Che posizione ha preso circa la devoluzione del gettone di presenza alle istituzioni
caritatevoli cittadine? Sugli annosi problemi della città: centro storico,
commercio, mercato santa chiara, sulle scelte politiche di esternalizzazione
dei servizi del Comune, sulla condizione della precarietà, sull’ambiente, sugli eco mostri
che ammazzano paesaggio e ambiente, sulla cultura cosa ha da dire? Ci piacerebbe saperlo.
Ivo Menna
ambientalista storico
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