martedì 2 ottobre 2012

ALLARME LAVORO



Ripartiamo da una richiesta di Sinistra Ecologia e Libertà all’indomani del 15 maggio 2012 al Sindaco di Vasto per la convocazione di  un tavolo di confronto per il Lavoro e per la crisi industriale nella zona, da tenersi prima dell’estate, ma ahimè andato nel vuoto, e introduciamo la nuova pesante denuncia dell’Istat (istituto statistica).
La notizia che ci arriva dall’ISTAT ci avvisa che il numero dei posti di lavoro persi in Italia nel 2011 sono 640.000; che solo nel mese di agosto di questo anno 92.000 sono i posti di lavoro persi e che nel 2011 i disoccupati sono 2.milioni e 800 mila. Inoltre va considerato il numero di chi rinuncia a cercare il lavoro e si considerano INATTIVI. Un giovane su tre, di eta’ sotto i trent’ anni non lavora. Il quadro credo che sia fosco e drammatico nello stesso tempo. Nel territorio vastese i gridi di allarme che ci arrivano da SIV e Denso sono molto seri, altre fabbriche hanno chiuso i battenti, altre sono in procinto di chiudere. Settori come commercio e turismo accusano crisi e perdite nei consumi giornalieri, nessun piccolo spiraglio per nuove occupazioni se anche precarie e o flessibili. Non si vedono azioni, iniziative private o del Governo nazionale, o regionale, e via scalando, che riescano ad attivare un piano o un programma di investimenti in nuovi settori industriali, come quello delle energie, del risanamento del territorio, di un piano che preveda su tutta l’edilizia esistente, pubblica e privata interventi di riqualificazione.  Insomma siamo in piena recessione economica. Avevamo atteso anche a Vasto, la città più grande della Provincia di Chieti, l’arrivo del sottosegretario Martone per sentire da lui quali proposte nuove il Governo avrebbe messo in atto:  ma pare che questa attesa debba andare delusa. Eppure riteniamo, e tutti a parole ritengono, che la questione del lavoro dei suoi diritti e della sua rappresentanza (ma chi li rappresenta in questa fase? PD, PDL, altre formazioni politiche?) debba essere l’argomento centrale della nuova fase sociale e politica. (Noi non vogliamo parlare della corruzione, degli scandali degradanti e dei costi della politica che sommergono e accusano l’attuale ceto politico), ma introdurre e aprire un dibattito in città e tra le forze politiche e sociali, e tra i movimenti se esistono, sulla campagna referendaria per il lavoro e la democrazia, e informare la città  dopo che il governo Monti Fornero ha  abrogato l’art. 18 dello Statuto dei Diritti dei lavoratori, ( che nessuno potrà negare essere il risultato di una stagione di lotte, (ALL’EPOCA 1966)  che stabiliva il reintegro o il reingresso  del lavoratore in azienda nel caso di ingiusto licenziamento)- ; di quella revisione dell’art.81della Costituzione  che introduce il pareggio di bilancio con il devastante fiscal compact. Insomma aprire una discussione seria con il rappresentante del Governo Monti per le forti preoccupazioni e insicurezze che si sono insinuate in tutta l’area del territorio. L’elenco fatto delle aziende in crisi le ripetiamo per risottolinearle: SIV e DENSO,  Golden Lady (400 persone tra queste molti vastesi); Cosmos di San Salvo. Su Punta Penna: lo stabilimento produttore di buste di carte chiuso con il trasferimento dell’impianto all’estero, (con personale in mobilita’); Vasto legno che dichiara  personale in mobilita’; Fox Petroli con circa 40 dipendenti in cassa integrazione da oltre un anno. Ad oggi sull’area industriale di Punta Penna non conosciamo se vi sono o vi sono stati progetti di nuovi insediamenti industriali se non quella di Histonia Energy che dovra’ produrre energia e che certamente non potra’ risolvere il problema occupazionale della citta’, come d’altronde il progetto in fase di realizzo di un cementificio.  Unica certezza e’ che queste probabili realizzazioni non porteranno  alcun beneficio al territorio ma soltanto danni all’ambiente e all’industria del turismo.
Avevamo lanciato, qualche mese fa, un invito Presidente di AssoVasto, Gabriele Tumini e al Presidente Primavera, di organizzare immediatamente un incontro con tutte le aziende del territorio, con i Sindaci del comprensorio vastese, con gli attuali consiglieri regionali in carica, con il Presidente provinciale, con l’Assessore Industria e commercio Regione Abruzzo, con il Commissario del nucleo industriale vastese, con il Presidente della Regione Chiodi, con le organizzazioni  sindacali, con l’arcivescovo metropolita Bruno Forte sempre attento alle questioni del lavoro. Un incontro per discutere anche del delicato rapporto e conflitto tra Lavoro e Ambiente dopo il caso ILVA di Taranto, in una visione che veda insieme Lavoro e Ambiente contro la solita logica del profitto in modo da individuare iniziative di contrasto alla crisi che sempre di più sta aggredendo lavoratori, giovani, famiglie e che mette la solidarieta’ ai margini della società civile. Discutere della ipotesi di investire risorse sulla innovazione, formazione, studio e ricerca. Su questo vorremmo la pronuncia delle forze politiche e forze sociali sui rimedi e le iniziative di intervento. 

Vasto 2 ottobre 2012                        Ivo Menna Ambientalista storico

     



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