Ripartiamo da una
richiesta di Sinistra Ecologia e Libertà all’indomani del 15 maggio 2012 al Sindaco di Vasto
per la convocazione di un tavolo di
confronto per il Lavoro e per la crisi industriale nella zona, da tenersi prima
dell’estate, ma ahimè andato nel vuoto, e introduciamo la nuova pesante denuncia
dell’Istat (istituto statistica).
La notizia che ci
arriva dall’ISTAT ci avvisa che il numero dei posti di lavoro persi in Italia
nel 2011 sono 640.000; che solo nel mese di agosto di questo anno 92.000 sono i
posti di lavoro persi e che nel 2011 i disoccupati sono 2.milioni e 800 mila.
Inoltre va considerato il numero di chi rinuncia a cercare il lavoro e si
considerano INATTIVI. Un giovane su tre, di eta’ sotto i trent’ anni non lavora.
Il quadro credo che sia fosco e drammatico nello stesso tempo. Nel territorio
vastese i gridi di allarme che ci arrivano da
SIV e Denso sono molto seri, altre fabbriche hanno chiuso i battenti, altre
sono in procinto di chiudere. Settori
come commercio e turismo accusano crisi e perdite nei consumi giornalieri, nessun piccolo spiraglio per nuove
occupazioni se anche precarie e o flessibili. Non si vedono azioni, iniziative
private o del Governo nazionale, o regionale, e via scalando, che riescano ad
attivare un piano o un programma di investimenti in nuovi settori industriali, come quello delle energie, del risanamento
del territorio, di un piano che preveda su tutta l’edilizia esistente, pubblica
e privata interventi di riqualificazione. Insomma siamo in piena recessione
economica. Avevamo atteso anche a Vasto,
la città più grande della Provincia di Chieti, l’arrivo del sottosegretario Martone
per sentire da lui quali proposte nuove il Governo avrebbe messo in atto: ma pare
che questa attesa debba andare delusa. Eppure riteniamo, e tutti a parole
ritengono, che la questione del lavoro dei suoi diritti e della sua rappresentanza (ma chi li
rappresenta in questa fase? PD, PDL, altre formazioni politiche?) debba essere
l’argomento centrale della nuova fase sociale e politica. (Noi non vogliamo
parlare della corruzione, degli scandali degradanti e dei costi della politica
che sommergono e accusano l’attuale ceto politico), ma introdurre e aprire un dibattito in città e tra le forze politiche e
sociali, e tra i movimenti se esistono, sulla campagna referendaria per il lavoro e la democrazia, e informare
la città dopo che il governo Monti
Fornero ha abrogato l’art. 18 dello Statuto dei Diritti dei lavoratori, ( che nessuno potrà negare essere il risultato
di una stagione di lotte, (ALL’EPOCA 1966) che stabiliva il reintegro o il reingresso
del lavoratore in azienda nel caso di ingiusto licenziamento)- ; di quella revisione dell’art.81della Costituzione che introduce il pareggio di bilancio con il devastante
fiscal compact. Insomma aprire una discussione seria con il rappresentante del
Governo Monti per le forti preoccupazioni e insicurezze che si sono insinuate
in tutta l’area del territorio. L’elenco fatto delle aziende in crisi le
ripetiamo per risottolinearle: SIV e
DENSO, Golden
Lady (400 persone tra queste molti vastesi); Cosmos di San Salvo. Su Punta
Penna: lo stabilimento produttore di buste di carte chiuso con il trasferimento
dell’impianto all’estero, (con personale in mobilita’); Vasto legno che dichiara personale in mobilita’; Fox Petroli con circa
40 dipendenti in cassa integrazione da oltre un anno. Ad oggi sull’area
industriale di Punta Penna non conosciamo se vi sono o vi sono stati progetti
di nuovi insediamenti industriali se non quella di Histonia Energy che dovra’
produrre energia e che certamente non potra’ risolvere il problema
occupazionale della citta’, come d’altronde il progetto in fase di realizzo di
un cementificio. Unica certezza e’ che queste
probabili realizzazioni non porteranno alcun beneficio al territorio ma soltanto danni
all’ambiente e all’industria del turismo.
Avevamo lanciato, qualche mese
fa, un invito Presidente di AssoVasto, Gabriele Tumini e al Presidente
Primavera, di organizzare immediatamente un incontro con tutte le aziende del
territorio, con i Sindaci del comprensorio vastese, con gli attuali consiglieri
regionali in carica, con il Presidente provinciale, con l’Assessore Industria e
commercio Regione Abruzzo, con il Commissario del nucleo industriale vastese,
con il Presidente della Regione Chiodi, con le organizzazioni sindacali, con l’arcivescovo metropolita
Bruno Forte sempre attento alle questioni del lavoro. Un incontro per discutere
anche del delicato rapporto e conflitto tra Lavoro e Ambiente dopo il caso ILVA di Taranto, in
una visione che veda insieme Lavoro e Ambiente
contro la solita logica del profitto in modo da individuare iniziative di
contrasto alla crisi che sempre di più sta aggredendo lavoratori, giovani,
famiglie e che mette la solidarieta’ ai margini della società civile. Discutere della ipotesi di investire
risorse sulla innovazione, formazione, studio e ricerca. Su questo vorremmo la
pronuncia delle forze politiche e forze sociali sui rimedi e le iniziative di
intervento.
Vasto 2 ottobre 2012 Ivo Menna Ambientalista
storico
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