Intendiamo aprire una
finestra su di un argomento di politica amministrativa spesso invisibile alla
maggior parte dei cittadini vastesi. Infatti, le famiglie che non hanno
problemi per i quali si rende necessario l’intervento dei Servizi sociali,
spesso, non hanno la percezione di quanto sia importante organizzare e dotare
di risorse finanziarie questo settore dell’amministrazione comunale.
L’intenzione è quella di avanzare delle prime proposte a cui seguiranno
ulteriori stimoli al fine di ottimizzare l’intervento del Comune.
Proposte servizi alla
persona
1) La
struttura dei Servizi sociali ha oggi due diversi punti di accesso: il primo
presso la Sede municipale e il secondo in via A. De Gasperi. Questo genera
confusione per i cittadini che necessitano di rivolgersi ad essa,
costringendoli a disagevoli spostamenti. E’ opportuno, quindi, concentrare ogni
attività in un’unica sede, nella quale gestire i vari progetti operativi.
L’intera struttura deve essere vocata a “Centro diurno”, ampliando l’offerta
per i diversamente abili che oggi non trovano sufficiente accoglienza, anche
per carenza di personale. Così come appare opportuno separare gli spazi
amministrativi da quelli operativi-specialistici, con sportelli di facile
accesso.
In adiacenza
alla struttura di Via De Gasperi, insiste un terreno di proprietà comunale in
abbandono. Tale area potrebbe essere utilizzata per scopi ben definiti:
parcheggio per manovre di carico e scarico di carrozzelle, posizionamento di
una struttura prefabbricata in cui svolgere attività motorie, musicali e
ludiche che amplino l’offerta di aiuto alla persona diversamente abile.
2) I Servizi
alla persona devono tornare ad essere tutti riuniti in un ente “Istituzione”
dotato di autonomia finanziaria. Solo l’Istituzione dotata di autonomia, tra
l’altro, sarebbe in grado di ricevere finanziamenti e/o donazioni derivanti dalle
dichiarazioni di reddito o fare progettazione europea. Mai nessuna indicazione
governativa relativa alla spending review ha, infatti,
riguardato le Istituzioni dei servizi sociali.
3) Circa
l’erogazione dei servizi regna molta confusione. Occorre semplificare le
burocrazie e rendere più agevole il rapporto con l’utenza. Ci si riferisce, per
lo più, a coloro che intendono usufruire di servizi in condivisione con la ASL.
Valga, come esempio, la richiesta del Servizio di Assistenza Domiciliare
Integrata. Sarebbe opportuno dare possibilità di un doppio ingresso: sia presso
il Punto Unico di Accesso presso la sede ASL di Via Michetti, sia presso lo
sportello del Segretariato sociale dell’Istituzione.
4)
Nella considerazione dell’interezza dei Servizi offerti, occorre intervenire al
fine di ottimizzarli, eliminando piccoli interventi o progetti minimali che
rischiano di determinare spreco finanziario o scarsa efficacia al fine dello
sviluppo cognitivo del diversamente abile. In un piano d’intervento, quindi,
decidere cosa implementare e cosa tagliare.
5) A tale
scopo, riteniamo opportuno limitare determinati costi ed al contempo mantenere e migliorare il Servizio nel suo
complesso. Ci si riferisce, in
particolar modo, al Servizio minori e, nello specifico, alla comunità di tipo
residenziale per minori. Oggi il Comune affronta costi variabili tra i 250/300.000
euro l’anno per pagare strutture private. Riteniamo siano due i modi per
abbattere i costi mantenendo/aumentando l’offerta e la qualità del servizio:
investire sulla promozione dell’ “Affido familiare” ed istituendo una “Casa
famiglia”. Con queste soluzioni, si abbatterebbero notevolmente i costi, oltretutto
creando posti di lavoro, e potrebbero essere ospitati bambini provenienti dal resto
del comprensorio, favorendo ulteriori introiti.
6) Altro
servizio da importante da attivare è quello del “DOPO DI NOI”. La sua funzione
è quella di alleggerire la preoccupazione di molti genitori con figli disabili.
Infatti, esso avrebbe la funzione di accogliere, 24 ore su 24, i disabili che rimangono
senza genitori o parenti in grado di dare assistenza. E’ un progetto con cui garantire
assistenza continua ed una migliore attività di integrazione nella vita
cittadina. Il suo scopo è quello di coinvolgere i ragazzi anche in attività
lavorative, quali coltivazioni, laboratori artistici, attività motorie e
servizi inerenti al riassetto e la cura della struttura stessa.
7) Da non
trascurare, sul fronte della prevenzione, progetti sulla “genitorialità”. Il
loro scopo dovrebbe essere quello di sensibilizzare i nuovi genitori circa
l’importanza di una sana crescita psicofisica dei figli minori, per uno
sviluppo armonico e l’apprendimento dei loro doveri e diritti di nuovi cittadini.
Particolare attenzione è da riferire alle famiglie di immigrati da paesi
esteri.
In definitiva,
occorre ottimizzare la spesa relativa al “Sociale”, al fine di cogliere gli
indispensabili obiettivi per i concittadini che necessitano di attenzioni particolari.
Le esigenze sono mutate rispetto agli anni passati e l’intervento dell’ente
Comune deve necessariamente adeguarsi alle mutate necessità.
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