Fa parte della nostra cultura, classica e mediterranea, della quale sono
fiero, intendiamoci. Ulisse, che era re, provvide a costruirlo di persona: lo
montò sul ceppo di un albero, tanto da renderlo inamovibile, simbolo di
quell’affectio maritalis che in effetti lo accompagnò per tutta la vita. Il
talamo nuziale è la cambiale che si paga per avere il sesso sempre a portata di
mano, o di qualcos’altro, giudichi il lettore. Anche in piena notte, sempre che
la dolce metà sia disponibile, puoi soddisfare gli istinti primordiali. Per il
resto, una rottura di palle senza limiti: dove l’una ha caldo, l’altro ha
freddo, se un coniuge russa, tipo trattore senza marmitta, l’altro ha il sonno
leggero come una piuma. E poi le donne spesso si alzano per fare pipì (è per
questo che le signore occupano la metà del letto più vicina alla porta, o comunque
al cesso), tirano lo scarico, pena la putrefazione notturna del liquido
espulso, con tanti saluti al sonno del povero marito. Ancora, che dire dei
fremiti, dei gemiti, dei lamenti che accompagnano i sogni? Quando ti svegli non
te ne ricordi più, ma chi ti dorme a fianco ha gli occhi ammaccati e cerchiati
da un antiestetico rigo nero, sintomo evidente di una nottata passata in
bianco. Ecco, gli americani, del tutto indifferenti al fatto che il re di Itaca
fosse così orgoglioso di aver regalato a Penelope (o Penelopè, come la chiama
Dante, ma solo per una questione metrica) il letto bi-posto, preferiscono
condividere la stanza ma non il materasso, come si usa tra compagni in gita
scolastica o tra camerati, oppure ancora tra calciatori in ritiro. Rimane da
capire quale letto scelgano in occasione degli scambi di effusioni amorose e
come facciano a districarsi in uno spazio così limitato. Rimane soprattutto da
capire come abbia potuto il nostro compaesano Publio Paquio Sceva, non pago di
aver condiviso il letto con Flavia, farsi costruire, caso unico al mondo, una
tomba bisoma, atta a contenere le spoglie di entrambi. Va bene soffrire da
vivi, ma da morti è assurdo.
Giacinto Zappacosta
Nessun commento:
Posta un commento