martedì 17 marzo 2015

VASTO, LE STRUTTURE PORTUALI IN SOFFERENZA




Vasto, 16.03.2015.- I Consiglieri comunali Massimo Desiati, Etelwardo Sigismondi, Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete ed Andrea Bischia hanno presentato un’interpellanza al Sindaco di Vasto in ordine ai danni occorsi ai pescherecci della marineria locale, ad alcuni punti della struttura portuale di Punta Penna ed ai gravi rischi per gli operatori della pesca verificatisi, nei giorni scorsi, a causa delle pessime condizioni metereologiche.
I fenomeni atmosferici hanno evidenziato, infatti ed in più punti della città, la fragilità di più infrastrutture del nostro territorio. Tra quelle di maggior rilievo, dal punto economico e dei servizi, è da annoverare certamente il Porto di Punta Penna. Infatti e purtroppo, gli effetti della mareggiata che l’ha interessato ed investito, le sue conseguenze ed il rischio occorso alle imbarcazione, a qualunque uso destinate, sono stati probabilmente sottovalutati nelle stime e nella considerazione dei danni causati dalle intemperie.
Il Porto di Punta Penna, nel 2014, ha ospitato traffici numericamente leggermente inferiori rispetto a quelli del 2013 ma con un movimento merci uguale. Ciò sta a significare che, nel Porto, sono entrate navi sempre più grandi e di maggiore stazza. In alcune giornate, si ha la contemporanea presenza di navi mercantili, passeggeri ed imbarcazioni per la pesca che rendono affollati gli spazi acquei del bacino, i moli ed i parcheggi commerciali. Sono, inoltre, previste opere di dragaggio del fondale per favorire l’ingresso di navi di maggiore pescaggio.
L’approvazione del Piano regolatore del Porto che, negli intendimenti, comporterà l’aumento delle attuali dimensioni del bacino Punta Penna, induce a ritenere che, nel futuro e finanziamenti permettendo, potrebbe essere incrementata la movimentazione merci. In ogni caso, quel che preme qui porre in evidenza, sulla scorta dei gravi eventi metereologici dei giorni scorsi, è lo stato di sicurezza all’interno del bacino portuale, spazio di ricovero per antonomasia per qualsivoglia tipo di imbarcazione a qualunque uso destinato. Quel che è accaduto in occasione della forte mareggiata a cui si fa riferimento non può essere sottaciuto.
A farne le maggiori spese, in termini di danni e di rischi, sono stati i pescherecci della marineria locale ed alcuni punti della struttura portuale. Per quest’ultima, a causa del cedimento di alcune cime di ormeggio di una nave, fissate ad una bitta del molo ed allo sradicamento della stessa dal molo, la grande imbarcazione, stante le manovre effettuate e per la forza del mare all’interno del bacino portuale, ha colpito ripetutamente il molo stesso, causando danni. Al contempo, gli operatori dei pescherecci, precipitosamente rientrati in porto a causa dei allarmanti bollettini meteo, si sono trovati a dover affrontare una gravissima situazione di pericolo per la loro incolumità e per la salvaguardia delle proprie imbarcazioni, dovendo procedere a faticose manovre di approdo che soltanto per la perizia degli operatori sono andate a buon fine. Corre l’obbligo di ricordare che il duro lavoro della marineria locale da sostentamento economico a circa duecento famiglie e che tale circostanza è di non poco rilievo nell’economia cittadina e per l’immagine dell’offerta ittica vastese. Non minori pericoli hanno corso le imbarcazioni da diporto già ferme ai loro moli.
Si evidenzia, in tutta la sua importanza, lo stato d’insicurezza in cui versa il bacino portuale di Punta Penna in occasione di fenomeni metereologici di rilevanza, soprattutto nella considerazione del fatto che il Porto è utilizzato da navi di sempre maggiore stazza. 
Sono questi i presupposti che hanno spinto i Consiglieri comunali a rivolgere interpellanza al Sindaco per conoscere quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione comunale e quale sia la realtà in ordine agli interventi urgenti, a favore della struttura portuale di Punta Penna, necessari per la sua definitiva messa in sicurezza; interventi che, si riferisce, potrebbero essere finanziati dal Patto Trigno Sinello, dai Fondi FAS, dal Comune e dalla Regione Abruzzo.   


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