L’inciviltà all’ombra
delle colonne doriche. E non solo
Di per sé il gesto
sarebbe encomiabile. Offrire cibo ai gatti, forse i più amabili e simpatici
animali che Dio abbia creato. È sbagliato il contesto spaziale, il luogo, che meriterebbe
maggiore rispetto e più considerazione, dalle autorità e dai cittadini.
Insozzare il basamento, connesso al tempio dorico, nella Città vecchia di
Taranto, con avanzi di cibo, che poi imputridiscono, esposti al sole e
all’acqua piovana, nonché all’ammirazione dei visitatori, anche stranieri, è un
lusso che non possiamo permetterci. A parte la ineducazione e lo scarso senso
civico, manca la consapevolezza, anche etica, perché no, comunque valoriale,
della nostra storia e del significato di quelle vestigia che dovremmo sentire
come nostre. La indecenza, testimoniata dalla facilità con la quale lasciamo
per strada carte, cartacce e porcherie varie, dallo scorretto utilizzo dei
marciapiedi, scambiati per piste ciclabili, se non di peggio, dall’assurdità
del traffico cittadino, assurge ad emergenza. Mentre il sindaco dorme, su
questa come su altre questioni, atteso che i vigili urbani sonnecchiano,
cominciamo noi cittadini a dare il buone esempio. A noi stessi, ai nostri
figli. Ma anche alle pubbliche autorità.
Giacinto Zappacosta
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