giovedì 14 gennaio 2016

FALSIFICANDO TESTAMENTI

L’indifferentismo etico è avviato verso lidi sconosciuti, verso equilibri sempre più avanzati, oltrepassando orizzonti inesplorati finora e acquisendo esperienze mai provate prima. Impegnato nella mia piccola battaglia di retroguardia, in una prospettiva, senza volermi paragonare col protagonista, che riecheggia il fatto d’arme consumatosi a Roncisvalle, io continuo a credere nell’esistenza della morale, categoria desueta ma ontologicamente uguale a sé stessa, al di là del tempo che trascorre. Non possiamo fare a meno della morale, dunque. Nemmeno dobbiamo, per la verità. Mi chiedo, su questa base, solida, e con queste premesse, se per un candidato sindaco siano indifferenti i trascorsi, in particolare il fatto di aver lucrato, acquisendo terreni, mediante falsificazione testamentaria. Me lo chiedo e mi sono già dato una risposta.
g.z.


riproduzione vietata

Nessun commento:

Posta un commento