L’indifferentismo etico
è avviato verso lidi sconosciuti, verso equilibri sempre più avanzati,
oltrepassando orizzonti inesplorati finora e acquisendo esperienze mai provate
prima. Impegnato nella mia piccola battaglia di retroguardia, in una prospettiva,
senza volermi paragonare col protagonista, che riecheggia il fatto d’arme
consumatosi a Roncisvalle, io continuo a credere nell’esistenza della morale,
categoria desueta ma ontologicamente uguale a sé stessa, al di là del tempo che
trascorre. Non possiamo fare a meno della morale, dunque. Nemmeno dobbiamo, per
la verità. Mi chiedo, su questa base, solida, e con queste premesse, se per un
candidato sindaco siano indifferenti i trascorsi, in particolare il fatto di
aver lucrato, acquisendo terreni, mediante falsificazione testamentaria. Me lo
chiedo e mi sono già dato una risposta.
g.z.
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