domenica 11 settembre 2016

QUALE STRADA PER L'OCCIDENTE



“I Paesi euro-atlantici stanno ripudiando le loro radici, persino i riferimenti al cristianesimo che costituiscono la base della civiltà occidentale. Essi rinnegano i principi morali e tutte le identità tradizionali: nazionali, culturali, religiose e sessuali. Stanno applicando direttive che parificano le famiglie a convivenze di partner dello stesso sesso, la fede in Dio con la credenza in Satana. Se la Russia è diventata una grande potenza, non è per uno zar, per una guerra o per un partito politico: il merito, semmai, è del cristianesimo”.
Vladimir Putin 

Cominciò Rousseau a profetizzare, sbagliando bersaglio, che la Russia non sarebbe mai diventata un grande Paese, stiamo proseguendo noi occidentali a non voler capire quello che sta accadendo in una Nazione a noi molto vicina per cultura e per tradizione. Putin non si vergogna di farsi il segno della Croce in pubblico. Noi sì. Da noi, Renzi, un inconcludente buono a nulla, non ha voluto la benedizione del Vescovo a margine di una inaugurazione. La differenza è tutta qui. E non si tratta di poca cosa.
A proposito di Rousseau, che non è amico mio: tra le tante sparate, disse che la Corsica avrebbe stupito l'Europa. Vi risulta?

Giacinto Zappacosta

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